Istinto e difesa
Per potersi difendere non è obbligatorio essere dei valorosi guerrieri.
Ciò che veramente conta è sapere quale procedura adottare per avere il massimo del risultato riducendo al minimo il rischio personale.
Immaginiamo di dover soccorrere una persona fulminata da corrente elettrica: esistono delle procedure da conoscere e seguire per evitare di creare ancora più danni alla vittima e noi stessi.
Nel caso di un gravissimo incidente una persona inesperta di primo soccorso resta immobile e non è in grado di compiere le minime manovre per soccorrere la vittima, mentre un medico esperto, con una serie di operazioni, con la massima celerità saprà cosa e come fare per tenere in vita la vittima fino all’arrivo dell’ambulanza.
Ecco, questo esempio è il modello più calzante per far comprendere l’utilità di praticare un’arte marziale o un sistema di auto protezione.
Identica cosa se prendiamo come esempio l’utilizzo di un’arma da fuoco, in tal senso possiamo comprendere la differenza tra avere un’arma pronta all’uso e possedere un’arma ma non pronta all’uso e pertanto al momento del bisogno inutilizzabile.
Una persona che fa un lavoro di sicurezza, di protezione, un’appartenente alle forze di polizia è ben consapevole che portarsi l’arma a seguito non è sempre un vantaggio, se poi quest’arma viene portata senza l’adeguato addestramento, smontata o scarica, è facile capire che impugnare tale arma nel momento del bisogno e in determinate condizioni non servirebbe poco più che a nulla!
Stessa cosa succede quando ci si difende a mani nude: chiunque voglia essere in grado di difendersi efficacemente non può pensare di organizzare la sua difesa nel momento che gli capiterà di essere aggredito, infatti, in base al tipo di attacco che ci viene portato e all’aggressore che ci troviamo di fronte potremo avere pochissimi secondi per attuare la nostra manovra difensiva che ci potrebbe salvare la vita.
La pronta reazione deve scaturire immediatamente, come un riflesso incondizionato, senza neppure avere il tempo d’immaginare la nostra replica deve giungere veloce e precisa.
Dobbiamo sapere che la mente è una macchina che produce sensazioni, emozioni che, in certe circostanze, fanno scattare meccanismi di difesa istintivi che da un lato posso salvarci la vita dall’altro ci possono mettere in gravi difficoltà: d’innanzi a certe situazioni l’uomo è capace di estrapolare dal suo codice genetico le più arcaiche risorse, per questo motivo dobbiamo imparare ad “ascoltarci” e “controllarci” per essere pronti a tutto e in qualsiasi momento della giornata.
Oggi, l’uomo per raggiungere i sui scopi, per rubare la donna di un altro, per appropriarsi dei suoi beni è disposto a ferire e uccidere; innanzi a tali atti, che sembrano di ordinaria routine, nulla è più importante che acquisire le opportune conoscenze per affrontare tali difficoltà, soprattutto in situazioni di massima emergenza.
Checché se ne pensi il male esiste e la violenza fa parte dell’ordinario vivere, nel prossimo futuro l’uomo e la donna dovranno imparare a convivere con queste tematiche sociali, dobbiamo comprendere che la vera difesa personale è in ognuno di noi, nei comportamenti, negli atteggiamenti, in ciò che facciamo, in ciò che crediamo e come ci prepariamo ad affrontare il mondo esterno.
Se l’uomo e la donna trovano il tempo per andare al cinema, in piscina, dal parrucchiere o dall’estetista, ai bambini insegnano come evacuare le aule delle scuole in caso di incendio, terremoto o altri pericoli, l’uomo deve per forza trovare il tempo e la voglia anche per seguire un training che lo prepari a situazioni critiche, dove la conoscenza di alcuni principi attuativi possono salvargli la vita.